CO2 – CARBONAZIONE FORZATA

Ce l’ho fatta !! sono riuscito a procurare tutto ciò che serve per sperimentare la CARBONAZIONE con CO2 direttamente in FUSTO.

Riprendo l’argomento precedente di questo percorso verso l’utilizzo della CO2 – di seguito i post precedenti:

• “AVVICINAMENTO ALLA CO2”
• “TRAVASO IN KEG – prima esperienza”
• “TRAVASO IN KEG – la seconda è (sempre) meglio della prima”
• “UTILIZZO CO2 – prossimo passo carbonazione forzata“

L’acquisto di una bombola di SODASTREAM non è di per sè un grosso problema, l’unico accorgimento è trovare un luogo vicino a casa dove si riesca ad acquistare la prima bombola ad un prezzo sensato e dove, quando sarà vuota, ti facciano il cambio della bombola vuoto x pieno sempre ad un prezzo sensato (ricordo che le bombole di SODASTREAM sono sempre in prestito d’uso e restano di proprietà della Sodastream). Io sono andato in un supermercato COOP in zona, dove ho acquistato il cilindro a € 29,90 e dove ti fanno la ricarica (vuoto per pieno) a € 11,00. La domanda che mi sono fatto qualche tempo fa è: perché prendere il cilindro di SODASTREAM avendo già una bombola da 4Kg di CO2 ? La risposta me l’hanno data sia l’episodio 55 di MASHOUT PODCAST “CONTROPRESSIONE CHEAP“, sia Marco – un amico Homebrewer che abita nel mio stesso paese – che già prima di me ha iniziato a utilizzare CO2 – pur non avendo ancora sperimentato direttamente, ho decisamente concordato sulla praticità di utilizzo sia per carbonare ed eventualmente per tenere la CO2 collegata al/ai fusto/i in frigorifero. Per contro va detto che certamente la CO2 (il gas) nel cilindro da 425g ha un costo molto superiore (€ 11,00/0,425 = €25,882/Kg) mentre con la bombola di CO2 da 4Kg ho un costo di ricarica pari a € 20,00 – imparagonabile ovviamente, ma è un buon compromesso rispetto alla comodità se si pone l’attenzione a non sprecarne e utilizzarne sempre il giusto quantitativo; per esempio l’imbottigliamento e i travasi dove certamente se ne utilizzerà molta di più continuerò a farli con la bombola da 4Kg. Potrebbe essere interessante l’idea di riempire con la CO2 della bombola i cilindri di SODASTREAM, cosa che mi sembra (non ho ancora approfondito) fattibile, e in tal caso penso che lo farò !! Una volta che avete acquistato il cilindro, per utilizzarlo, è necessario acquistare anche il regolatore di pressione apposito. Si trova da PINTA (forse anche in altri store) ad un costo accessibilissimo € 35,90. Per intenderci, si già avete una bombola di CO2, potete tranquillamente utilizzare quella, unica cosa che dovrete o farlo fuori dal frigorifero o trovare un sistema per arrivare con la linea della CO2 dentro al frigorifero; certamente in entrambi i casi praticabilissimo …. solo un pò più scomodo.

Con quanto sopra e, ovviamente, avendo tutti i connettori DUOTIGHT e il BALL LOCK da collegare al fusto, possiamo procedere alla CARBONAZIONE. Rimando (una volta che lo avrò fatto una o due volte) ad un post successivo di processo su come procedere. Ma poi cosa ne facciamo della birra carbonata dentro al fusto ?? Qui viene il bello (si fa per dire). Infatti non è finita. Ci sono 2 strade principali che poi, volendo, si possono diramare in diverse piccole viuzze di dettaglio, che qui non esploreremo. Ci limitiamo alle 2 strade principali e ad una possibile evoluzione per ciascuna di esse, che non necessariamente sono strade alternative, ma possono anche essere praticate entrambe contestualmente:

1. Lascio la birra nel fusto – in tal caso prima o poi la vorrò bere; in tal caso la dovrò “spillare”, e per farlo devo comprare necessariamente un rubinetto con cui spillarla; e qui si apre un mondo di possibilità dalle meno costose e più casalinghe, fino ad arrivare a linee di spillatura professionali – basta avere fantasia e soldi da investire. Un”altra cosa importante da tenere presente, e che si evidenzia in questa ipotesi, è la necessità di avere un numero maggiore di fusti che mi permetta di conservare nel tempo i fusti con le diverse birre prodotte; questo ovviamente dipende da quanta ne producete e da quanta ne consumate e/o da quanta ne regalate.
2. Imbottiglio la birra – in tal caso non lo posso fare con un sistema standard che utilizzo per la birra non carbonata; devo inevitabilmente dotarmi di un sistema di imbottigliamento in contropressione. E qui ci sono 2 sistemi principali con alternative più o meno costose. il primo e meno costoso è il Riempitore manuale inox in contropressione che trovate anche su PINTA a € 47,90; oppure il più solido e certamente pratico sistema di imbottigliamento ITAP della BOEL che trovate anche su PINTA a € 149,90 (versione base) con i diversi accessori che è possibile integrare a seconda del tipo di bottiglie che utilizzate. Come vedete una bella differenza, ma la differenza è anche funzionale – lo sto dicendo sulla carta e per quanto letto perché non ho ancora provato, ma certamente partirò con il primo meno costoso.

Come detto partirò con il sistema di riempimento in contropressione – farò un post di dettaglio con cui spiegare la soluzione trovata. Questa asta ha 2 entrate, una per la birra e una per la co2; ha un rubinetto in cima con cui è possibile far defluire la birra oppure far arrivare la co2 o chiudere; più in basso centralmente e su un lato, ha un beccuccio con un rubinetto con cui è possibile far fuoriuscire (sfiatare) il gas in eccesso dentro alla bottiglia. Ora il problema principale è che questa ASTA deve essere fissa/sorretta per consentire di “manovrare” i rubinetti senza necessità di sorreggere l’asta, e l’asta stessa deve essere ben fissata per poter controllare agevolmente i rubinetti; inoltre si deve poter “infilare” la bottiglia vuota e “sfilarla” una volta riempita. Nell’asta centrale è presente un TAPPO in SILICONE che permette di chiudere la bottiglia in modo ermetico per riuscire a riempirla. Se poi avete la necessità di riempire bottiglie di diverse dimensioni (33cl 50cl 75cl …) sarà necessario che lo spazio disponibile consenta di allineare l’asta alle diverse altezze richieste. In molti si sono già cimentati in diversi “progetti” e “realizzazioni” di fissaggio – l’ho fatto anche io e vi rimando al post di dettaglio rimandato a dopo che l’avrò sperimentata – nel frattempo per chi segue la mia pagina facebook trova un video con un post che la mostra in anticipo.

vedi PROFILO

Vanni Vincenzi

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