Molti considerano il tappo meccanico una soluzione non ottimale per la chiusura delle bottiglie, e la maggior parte degli Homebrewer che imbottigliano utilizzano il tappo a corona. In effetti potrebbe esserci qualche possibilità che l’ossigeno entri attraverso la guarnizione ? Io francamente non credo che ciò avvenga, se si adottano alcuni accorgimenti. Certamente se con il tappo meccanico qualche dubbio può esserci, per contro con il tappo a corona è evidente che la chiusura ermetica è più certa, e questo probabilmente, oltre ai costi, fa propendere i più per l’utilizzo del tappo a corona.
Io, da quando faccio birra, ovvero dal 2018 circa, ho scelto di utilizzare bottiglie PUB con tappo meccanico. Mediamente costano di più, per contro hanno però un vetro molto più spesso della media delle altre bottiglie ed è anche più scuro. Questo a mio avviso è già un vantaggio che giustifica quei centesimi in più. Fino ad ora non ho mai utilizzato KEG in pressione, cosa che mi riprometto di fare da quest’anno (v. post. “Avvicinamento alla CO2“), e ho sempre imbottigliato facendo priming in bottiglia.
Certo l’imbottigliamento è un passaggio che “costa” tempo e fatica, ma è pensiero comune che offra comunque il vantaggio di una maggiore durata nel tempo della birra. Da qui la mia decisione maturata nel corso dell’anno concluso, di adottare la CO2 sia per la fase di maturazione in KEG, sia per l’imbottigliamento, sempre con priming, utilizzando la pistola cinese – ovvero la BEERGUN cinese (v. post “PRONTI PER UN NUOVO ANNO – PIANIFICARE GLI OBIETTIVI !“)
Cogliere i vantaggi dalla configurazione che si adotta. E’ chiaro che chi fa carbonazione forzata e spilla la birra con CO2, utilizzando di fatto solo poche bottiglie da consumare nell’immediato e/o da spedire, ha maggiori vantaggi nell’utilizzo di bottiglie meno costose e con chiusura con tappo a corona. Questo è un concetto generale che vale anche per molte altre soluzioni/scelte di processo e di attrezzatura; adottare le giuste soluzioni in base al proprio set di impianto, layout in cui si produce, e obiettivi che ci si pone.
Nel mio caso, fino allo scorso anno appena concluso, producendo batch di circa 54LT a cotta, arrivavo a imbottigliare circa 48LT; utilizzando bottiglie solo da 0,5LT, arrivavo mediamente ad imbottigliare circa 96 bottiglie. Scriverò prossimamente un post sul processo di Imbottigliamento per i dettagli, certamente per questi volumi i tempi sono di circa 2-3h per lavaggio e sanificazione, e circa 2-3h (normalmente il giorno successivo) per imbottigliare. Ma tornando alla questione utilizzo del tappo meccanico, nella fase di preparazione (lavaggio e sanificazione) un primo importante passaggio è il controllo attento delle condizioni della guarnizione. Una volta definito la quantità delle bottiglie, le predispongo tutte sul piano di lavoro, con il tappo in ceramica e la guarnizione rivolta verso l’alto, poi, ad una ad una, controllo attentamente sia visivamente sia al tatto le guarnizioni. Questo mi permette di sostituire quelle guarnizioni che, dopo un utilizzo prolungato nel tempo, o perché difettose dall’origine, non sono in buone condizioni.
Un primo vantaggio, sia di tipo organizzativo ma anche di attenzione alla sanificazione, una volta fatto il priming, che faccio in 2 passaggi con 48 bottiglie ogni passaggio, sposto le bottiglie sul pianale con ruote, pronte per essere imbottigliate, avendo cura di chiudere le bottiglie mettendo sopra il tappo senza serrare la leva; questo permette di salvaguardare l’interno della bottiglie evitando che vi entri polvere.
Poi imbottiglio una bottiglia alla volta, con la pistola cinese “lavo” la bottiglia con la CO2 con 2-3 “soffiate”, riempio dal basso con la birra, e al termine serro immediatamente il tappo. Questa operazione che, con il tempo e la pratica non è poi così “dispendiosa” in termini di tempo, permette di evitare il più possibile che l’ossigeno entri/rimanga nel collo della bottiglia – forse non del tutto ? non lo so, non sono un fisico, ma la logica mi dice che se la bottiglia è saturata di CO2, normalmente più pesante dell’ossigeno, facendo affluire la birra dal basso fa risalire la CO2 nella bottiglia, impedendo all’ossigeno di entrare fino al riempimento e, se serri immediatamente il tappo, nello spazio del collo non dovrebbe esserci ossigeno ma, quasi solo CO2.
Infine un ultimo vantaggio c’è anche in fase di maturazione. Ci ho pensato dopo la “triste” esperienza della 024.0 BEASTRONG che, causa fermentazione piantata poi ripresa in bottiglia dopo il priming, la carbonazione era arrivata ad un livello ingestibile, e ho dovuto per forza stappare tutte le bottiglie e “lavandinare” la birra, per scongiurare l’eventualità che le bottiglie scoppiassero. A settembre (poche settimane fa) ho imbottigliato la S15.0 CRIKÖLREIS e la S14.0 CHIALTREIS – ho tenuto sotto controllo la maturazione, fatto un primo assaggio a 2-3gg, poi un secondo assaggio a 7gg, poi un terzo assaggio a 14-15gg, e proprio in questo terzo assaggio ho notato, soprattutto sulla S14.0 CHIALTREIS un inizio di sovra-carbonazione. Il panico ha iniziato a salire – non è detto che sfoci in una eccessiva carbonazione, forse è solo accennata ma poi si ferma, e se non si ferma ? Ci ho dormito sopra una notte, nel corso della quale mi sono posto la domanda su cosa potevo fare ? Certamente non intendevo rischiare di dover “lavandinare” quasi 200 bottiglie !! E qui il tappo meccanico si è trasformato in un vantaggio. Ho preso bottiglia per bottiglia e con molta attenzione sono riuscito a far fuoriuscire un pò di CO2 cercando di evitare che la carbonazione salisse eccessivamente e diventasse ingestibile. il ragionamento principale che mi ha convinto è stato il fare questa operazione in quel momento quando la carbonazione non era ancora salita troppo. Se la carbonazione non è eccessiva si riesce a controllare la fuoriuscita della CO2 senza che fuoriesca la birra, mentre se la si facesse a carbonazione già troppo alta, diventerebbe probabilmente ingestibile, perché non riuscirebbe a sganciare la leva, tenendo con il palmo pressato il tappo, e facendo fuoriuscire solo un pò di CO2, riserrando immediatamente dopo.
CONCLUSIONE
Al di là dei vantaggi che a volte, obiettivamente, uno cerca di trovare anche solo per “giustificare” sue scelte necessarie/inevitabili o semplicemente prese a prescindere, ritorno al ragionamento iniziale che è poi l’osservazione che i più fanno “demonizzando” l’uso del tappo meccanico (mi è successo in un post in un gruppo facebook dove ho posto il quesito). Ripeto non sono un fisico, ma cerco di applicare un pò di logico in ciò che faccio.
- Se è vero che quando imbottiglio con la pistola cinese, già in quella fase l’ossigeno presente nello spazio superiore del collo della bottiglia è quasi nullo
- se è vero che la rifermentazione in bottiglia produce CO2 e un pò di ossigeno se lo mangia
- se è vero che la CO2 crea pressione all’interno della bottiglia
- se è vero che la CO2 è più pesante dell’ossigeno e presumibilmente, dopo la rifermentazione, nel collo della bottiglia c’è solo CO2
Come potrà insinuarsi ossigeno attraverso una guarnizione il cui stato di usura è stato adeguatamente controllato, quando in realtà abbiamo nella bottiglia maggiore pressione rispetto all’esterno ?
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