Cliccando sull’icona puoi accedere a tutte le versioni di questa Birra
UNA COTTA PER DUE BIRRE – Caratterizzazione
FORSE PIU’ APPROPRIATO PARLARE DI 2 COTTE PER 4 BIRRE !! … come spiegato in 025.0 ANDPALE
Innanzitutto va detto che la cotta è la stessa unica cotta descritta in 026.0 LUCAMB che in fase di COLD-CRASH ho suddiviso in 2 batch separati – 1/3 lasciato in originale, 2/3 a cui è stata aggiunta la caratterizzazione. Quindi di seguito ci occupiamo solo della caratterizzazione.
LO STILE (BJCP-2021 3C)
A differenza della S25.0 ANDBRALIME, dove la caratterizzazione cambia necessariamente lo stile di partenza da 3A a 30A, in questo caso, sempre a mio parere, come spiegato sotto nella descrizione del Tasting, il falvor si sente ma è integrabile nello stile di partenza, ovvero come CZECH AMBER LAGER; in verità anche perché lo stile di partenza lascia più ampio spazio alle scelte personali in ricetta.
Sulle birre Ceche trovate una bellissima puntata da mashoutpodcast.com., la nr.54 “LE BIRRE DELLA REPUBBLICA CECA“.
I NUMERI PRINCIPALI
L’accesso ai dettagli delle ricette è disponibile solo per utenti registrati – LOGIN |
Vi metto il link comunque del Summary e dei relativi Dettagli della 026.0 LUCAMB nelle pagine linkate e di seguito i numeri principali.
RIPARTIAMO DA QUI
Secondo il mio punto di vista, una birra deve essere prima di tutto RICONOSCIBILE, ovvero riferirsi/ispirarsi ad uno stile BJCP ben specifico e portare nel bicchiere quei tratti e quelle caratteristiche proprie dello stile, ed eventualmente aggiungere le caratterizzazioni aromatiche senza che queste “invadano”, ma siano un buon completamento e un arricchimento assolutamente in equilibrio con la birra. |
Direi che più dell’altra (S25.0 ANDBRALIME) questa è proprio azzeccata. Ovvero a mio parere la caratterizzazione è molto bilanciata e poco invasiva, ma presente; e, anche grazie al fatto che questo stile consente un’ampia e variegata interpretazione sia nel GRIST sia nel FLAVOR, può essere, a mio parere, a pieno titolo, considerata comunque una CZECH AMBER LAGER – Questo è il mio parere, ma certamente cercherò conferma (o smentita) di questo, presentandola come tale a qualche concorso (ovviamente senza svelare cosa c’è dentro), per vedere “che effetto suscita” in una degustazione strutturata. Vi farò sapere !
Come detto nell’articolo 026.0 LUCAMB non è propriamente riconducibile al Brasile a differenza della S25.0 ANDBRALIME – è stata solo l’occasione a farla chiamare così.
INGREDIENTI (aggiuntivi)
Già da qualche tempo avevo comprato BUCCE DI ARANCIA ESSICATE (sia dolci, sia amare), perché già avevo in animo di fare qualcosa (una BLANCHE? …. non mi fa impazzire …. o qualche cosa d’altro). Stessa cosa dicasi per il legno di QUERCIA (OAK Chips) sia quelle French sia quelle naturali.
Sono andato a comprare una bottiglia di RHUM – non sono un intenditore, quindi ho preso quello che ho trovato al supermercato.
Poi ho cercato di studiare e capire come fare e quanto usarne. Innanzitutto ci sono 2 modalità: quella di utilizzare bucce di arancia in fermentazione avendole prima bollite facendo un decotto, oppure mettendole in infusione in alcool per sanificarle. Mia moglie ha un Bimby, che ogni tanto utilizzo anche io, visto che mi piace cucinare; ha un “varoma”, ovvero la possibilità di cuocere gli alimenti a vapore portando la temperatura a 100°. Allora ho deciso di fare un passaggio a vapore (10min) di OAKS e di BUCCE DI ARANCIA e poi metterle in infusione nel RHUM. Ovviamente l’infuso deve essere fatto qualche giorno prima per far sì che bucce di arancia e OAKS si aromatizzino con il RHUM. Leggendo chi lo faceva, l’infuso in realtà veniva poi trasferito tutto (ovvero liquore + erbe/oaks), direttamente nel fermentatore.
Quindi 2gg dopo la cotta ho fatto l’operazione seguendo le quantità sotto riportate. In sostanza considerando 24Lt (2/3 del batch che andava aromatizzato) ho messo 1 gr/lt le bucce d’arancia dolce, meno di 1/2 gr/lt di OAK Chips French Medium – non volevo rischiare troppa astringenza (è risaputo che l’aggiunta di legno porti astringenza) e non volevo che il “sapore del legno” fosse troppo invadente. Sul RHUM francamente sono andato “a occhio”, ovvero volevo che tutto il sacchetto fosse immerso nel RHUM, che si sentisse, ma senza esagerare – non avevo trovato un riferimento quantitativo.
ELENCO DEGLI INGREDIENTI
Liquid | RHUM | 60,00 ml |
dry | Oak Chips franch medium (preinfusione in RHUM) after boil | 10,00 gr |
dry | Orange Peel, Sweet (preinfusione in RHUM) after boil | 25,00 gr |
Il problema era: come metterli nel fermentatore? Non mi piace “spargere” ingredienti direttamente nella birra (si può anche fare!) che non siano lievito o zucchero (nemmeno il luppolo, in DRYHOP uso i sacchetti). Trovavo utile utilizzare un sacchetto per luppoli, ma certamente sarebbe galleggiato sulla birra e probabilmente si sarebbe trasferito nella birra poco FLAVOR. Allora ho preso un “bricco” (ovviamente presanificato), ovvero un piccolo recipiente inox che si usa in cucina per preparare il caffè o per far bollire il latte – ha un certo peso e riesce ad andare sul fondo. Ho legato al manico il sacchetto da luppoli (anche questo presanificato), dentro cui ho messo le OAK Chips e Le Bucce di arancia dolce che avevo sanificato a vapore. Dentro al bricco ho messo il RHUM e il sacchetto legato al manico, per lasciare in infusione OAKS chip e Bucce di Arancia. Quindi ho preso un contenitore di plastica, anche esso presanificato con OXISAN, con coperchio richiudibile, dentro cui ho messo il bricco con il sacchetto e il RHUM. A questo punto ho messo il tutto dentro al frigorifero dove stavo fermentando, quindi a temperatura di fermentazione, e l’ho lasciato fino a fine fermentazione primaria (circa 12gg) – (ndr) il sacchetto va lasciato completamente immerso nel RHUM, se una parte rimane “a penzoloni” fuori dal bricco, la maglia del sacchetto assorbe il RHUM e lo trascina fuori dal bricco – nessun problema ma poi non viene assorbito dalle bucce di arancia e dalle chips di OAK.
Poi, come detto, a fine fermentazione, prima di andare in COLD-CRASH, mentre dividevo in 2 il batch, ho messo nel fondo del fermentatore con i 24LT il bricco, che è rimasto sul fondo fino a fine COLD-CRASH (circa 20gg), ovvero fino a quando ho imbottigliato.
TASTING (Vedi descrizione standard)
Ovviamente vale tutto quello detto per la 026.0 LUCAMB – la schiuma, persistente, è minore (più bassa) rispetto alla LUCAMB – Evidentemente l’apporto del RHUM e del FLAVOR ha un pò compromesso la schiuma (non so dare una spiegazione scientifica) – il gusto mi sembra molto bilanciato, si sente la complessità dei malti, ma anche il legno di Quercia (un pò di astringenza c’è, ma assolutamente pochissima e accettabile) e le bucce di Arancia si sentono molto in lontananza (quasi non percettibili). In bocca il RHUM c’è, ma è assolutamente in equilibrio – secondo me se uno non lo sa non lo riconosce. A me sembra una buona birra e personalmente la preferisco rispetto alla S25.0 ANDBRALIME (Brazil Lime Lager), se pur quest’ultima sia gustosa, fresca e accattivante. Come forse ho già detto penso che si possa ritenere una buona interpretazione per una CZECH AMBER LAGER 3C, e certamente proverò a presentarla come tale, in uno dei prossimi concorsi, per capire “che effetto fa” su un giudice BJCP. Vi farò sapere.
L’accesso ai video è disponibile solo per utenti registrati – LOGIN |
Cliccando sull’icona puoi accedere a tutte le versioni di questa Birra
RECIPE ARTICLE ©
#BEER, #BIER, #BIRRA, #BREW, #BREWED, #FERMENTATION, #FERMENTAZIONE, #HOMEBREWED, #HOMEBREWER, #MASH, #BEER STYLE, #STILE BIRRA, #BIERSTIL